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22.8.2024

Proteste a Google DeepMind: I Dipendenti Esigono la Fine dei Contratti Militari

In breve

A maggio 2024, circa 200 dipendenti di Google DeepMind, corrispondenti a circa il 5% della divisione, hanno firmato una lettera chiedendo all'azienda di cessare i contratti con organizzazioni militari.

I lavoratori esprimono preoccupazione riguardo all'uso della tecnologia di intelligenza artificiale sviluppata da DeepMind in contesti bellici, il che, secondo loro, violerebbe i principi etici di Google riguardo all'IA. La lettera non si concentra su un conflitto specifico, ma rimanda a un'inchiesta pubblicata da TIME che rivela come Google abbia un contratto per fornire servizi di cloud computing e intelligenza artificiale al Ministero della Difesa israeliano attraverso il progetto Nimbus.

Il Progetto Nimbus e le Accuse Controverse

Il progetto Nimbus, secondo le informazioni riportate, coinvolge l'uso di AI per attività di sorveglianza di massa e selezione dei bersagli nelle campagne di bombardamento a Gaza. Inoltre, le aziende produttrici di armi in Israele sono obbligate dal governo a utilizzare i servizi cloud di Google e Amazon, aumentando le preoccupazioni sull'uso militare della tecnologia sviluppata da DeepMind.

Questa lettera evidenzia un crescente conflitto all'interno di Google tra la divisione AI, che storicamente si è impegnata a non lavorare su tecnologie militari, e il settore del cloud, che invece ha siglato accordi con diversi governi e forze armate, tra cui quelle di Israele e Stati Uniti. Gli autori della lettera richiedono una verifica approfondita delle accuse secondo cui la tecnologia di DeepMind sarebbe utilizzata da forze armate e produttori di armi, la cessazione dell'accesso ai servizi per clienti militari e la creazione di un nuovo organo di governance che garantisca che la tecnologia di DeepMind non venga impiegata per scopi militari in futuro.

Risposta di Google e Frustrazione dei Dipendenti

Nonostante le preoccupazioni sollevate dai dipendenti, fino ad agosto 2024 Google non ha ancora fornito risposte concrete. Durante un incontro aziendale a giugno, la COO di DeepMind, Lila Ibrahim, ha affermato che la divisione non svilupperà né implementerà applicazioni AI per armamenti o sorveglianza di massa, sottolineando che i clienti di Google Cloud sono legalmente vincolati ai termini di servizio dell'azienda. Tuttavia, questo non ha placato le crescenti frustrazioni tra i lavoratori, che temono che i principi etici stabiliti al momento dell'acquisizione di DeepMind nel 2014 stiano venendo compromessi a causa della crescente integrazione con Google e del coinvolgimento in progetti controversi come Nimbus.

Leggi lo scoop originale su Time (in Inglese).

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